Che l’attività del “link builder” sia sempre più abusata dai SEO e meno proficua credo che sia un dato di fatto. Google, aavendo una visione del web multidimensionale, di cui una è sicuramente il tempo, e avendo inventato il Page Rank se ne era accorto da tempo e con piccole modifiche incrementali sta cercando di fare pulizia di tutta la marmaglia di link inutili e spam del web.
Lo conferma, una volta per tutte, una delle voci del nuovo post su Inside Search che recita testualmente :
Link evaluation. We often use characteristics of links to help us figure out the topic of a linked page. We have changed the way in which we evaluate links; in particular, we are turning off a method of link analysis that we used for several years. We often rearchitect or turn off parts of our scoring in order to keep our system maintainable, clean and understandable.
Ora, se pensate bene al Page Rank e a come i SEO hanno cercato di manipolarlo nel tempo: a chi si rivolgevano per questo scopo?
Ai “Builders”, ovvero a tutti quelli che il web lo costruivano. Perché lo schema del Page Rank prevede un link su una pagina e solo chi la pagina la costruiva poteva mettere quel link. Attività che è sfociata in deliri mistici tipo “matrici di link”, etcc.
Il meccanismo si è poi annacquato nel tempo con tutto quello che possiamo considerare UGC, dove Google a mio modesto parere, ha incominciato a porsi delle serie domande sull’efficacia dell’algoritmo in questione. Con il crescere della cultura web e con la proliferazione di sistemi di interazione la differenza tra “builders” e “user” si assottigliava sempre più.
I Social Media, poi hanno sparigliato tutto il resto. Ormai gli “users” contano tanto quanto i “builders”.
Una menzione da “tizio”, ormai vale tanto quanto una da “www.caio.it” perchè il mondo search e social si sono fusi insieme, diventando le due facce della stessa medaglia.
Necessità da un lato, relazione dall’altra.
A chi chiederete quindi il prossimo “link” ?
Molto chiaro, pulito, netto. Bene!